Giordania

Oggi vi raccontiamo il viaggio di gruppo organizzato da e con la partecipazione di Lancaster Viaggi. 

Dopo il volo intercontinentale, il tour inizia ad Amman: capitale della Giordania.

Le origini storiche di Amman sono estremamente antiche. La cosiddetta città bianca permette di vivere a stretto contatto con un luogo affascinante e ricco di storia.

Amman è uno degli esempi più interessanti di città mediorientale. Proprio come Roma, è stata edificata su sette colli. Con i suoi 5.000 anni di storia rappresenta una delle città più antiche al mondo e ancora oggi è possibile ammirare tracce di questo suo antico passato. Allo stesso tempo, è anche una città aperta all’innovazione e alla modernità, una metropoli che ospita quasi la metà del totale della popolazione giordana.

L’area archeologica della cittadella di Amman sorge sulla sommità di uno dei sette colli, chiamato Al Qala’a e custodisce i resti dell’antica Rabbat-Ammon. I principali monumenti sono visitabili a piedi, scendendo lungo il fianco della collina. Infatti, si può percorrere la scalinata di accesso al punto panoramico di fronte al grande anfiteatro romano. Da qui siamo partiti per scoprire i monumenti più importanti.

Il Souk o Suq è una delle principali attrazioni di Amman. Si tratta di un mercato diviso per tipologia di prodotto: frutta e verdura, vestiti, scarpe, mobili..ma soprattutto SPEZIE!
Si tiene in downtown, nel centro storico della città. Come ogni mercato che si rispetti, si tratta di uno dei luoghi più vivi e dinamici.

I castelli del deserto orientale: AMRA, KHARAMAH E AZEAQ

Azraq è un avamposto polveroso in mezzo al deserto, crocevia delle strade che portano in Iraq e in Arabia Saudita. Alcune rare palme contribuiscono a accentuare il suo fascino esotico. È una cittadina di frontiera .

l qasr era stato fondato in una posizione strategica, si trovava infatti in corrispondenza di un’oasi sviluppatasi intorno ad un grande lago, che oggi è stato quasi totalmente prosciugato a forza di pomparne le acque per le esigenze della popolazione.

Gli scavi hanno portato alla luce alcune strutture di matrice latina (teatro, tempio e terme) arroccate nei pressi del Foro. Quest’ultimo monopolizza l’ingresso meridionale e si apre lungo un perimetro allo scopo di collegare il Tempio di Zeus con quello del cardus maximus, che conserva ancora la pavimentazione originale.

Jerash è attestazione di un mantenimento storico di innegabile valore artistico, culturale e nazionale: la meta è la seconda destinazione turistica più visitata dai viaggiatori che trascorrono alcuni giorni in Giordania, appena dopo Petra.

Dopo questa immersione nella storia, ci siamo spostati verso un luogo ancora più suggestivo. 

 Il monte Nebo divenne un luogo di pellegrinaggio per i primi cristiani di Gerusalemme e vi fu costruita una piccola chiesa nel IV secolo per commemorare la morte di Mosè.

Alcune delle pietre di quella chiesa si trovano ancora al loro posto originale. 

Non poco distante dal monte Nebo, si trova il Mar Morto.

La particolare composizione delle acque del Mar Morto, ricchissime di sali minerali, unitamente alla sua temperatura tiepida offrono numerosi benefici per varie patologie.

Come potete vedere dalle foto, abbiamo approfittato dell’applicazione di fanghi caldi.

Nel pieno del nostro viaggio ci siamo diretti verso quella che è probabilmente l’attrazione principale di tutta la Giordania.

Per quanto piccola sia, Piccola Petra offre emozioni incredibili, soprattutto vale la pena di soffermarsi ad ammirare alcune cose in particolare.

Tempio di Duthu Ashara

La prima cosa che incontrerete, ancora prima di imboccare il canyon, è il tempio dedicato alla principale divinità dei Nabatei, Duthu Ashara (chiamato anche Dushara). L’immagine che solitamente lo rappresenta è piuttosto grottesca, anche se un pochino inquietante. Infatti sul suo volto mancano sia il naso che gli occhi, mentre le due sue spose sono prive della testa e sono più basse di lui.

Siq Al-Barid

Il siq è veramente molto stretto, nel tratto iniziale c’è appena lo spazio perchè due persone passino affiancate. Ma queste pareti che quasi si chiudono sopra di voi, danno una strana sensazione di sicurezza. In tutto il canyon è lungo circa 300 metri, ma subito dopo l’ingresso si allarga, creando uno spiazzo sul quale si affacciano le case scavate nella roccia.

Case scavate nella roccia

Queste grotte artificiali erano le stanze che davano ospitalità alle carovane. Le dimensioni della maggior parte di esse sono veramente molto anguste, cosa che può essere dovuta sia alla difficoltà dello scavo che alla necessità di ottenere ambienti piccoli, che potessero sfidare le alte temperature in estate o quelle rigide dell’inverno.

 Al-Beidha

Se alla fine della visita di Piccola Petra non siete ancora stanchi, potreste decidere di visitare anche Al-Beidha. Si tratta di un altro sito archeologico.

Petra by Night è uno dei siti archeologici più incredibili al mondo, ambientazione di film e documentari che celebrano l’importanza dell’antica città Nabatea.
Se pensate che Petra non possa essere più bella di così, allora provate a scoprire cosa si prova a vederla sotto le stelle!

Petra, la magnifica Città Antica seminascosta nel paesaggio spazzato dal vento della Giordania meridionale, è uno dei più celebri siti dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

E ora la parte più divertente: ci siamo spostati verso il deserto del Wadi Rum dove abbiamo poi trascorso anche la notte.

Ecco a voi un po’ di foto.

 

Dormire in queste bubble è stato magnifico.

Altre foto nel deserto prima di ripartire alla volta di Aqaba per 3 giorni di relax al mare. 

 Dopo 10 giorni, giunge così al termine questo fantastico viaggio.